Molto interessante.
Due cose mi colpiscono subito:
a)la parola “insegnante/i” ricorre una sola volta e per sottolineare la questione “motivazione”
Siamo di fronte ad una problematica non nuova ma, evidentemente, mai risolta mentre è fondamentale.
La soluzione richiede interventi istituzionali o potrebbe essere affrontata anche dal singolo insegnate? Secondo me non è impossibile la seconda ipotesi.
Chiedo: cosa ne pensi?
b)la parola “cultura” è prevalentemente abbinata a “giovani/giovanile”. Il solco si è approfondito. Le tecnologie, mi par di capire, potrebbero essere un ponte o strumento per coinvolgere. Condivido. Non l’unico, ma certo potrebbe aiutare a avvicinare e a diminuire il tasso di ostilità (che poi, a volte, è reciproco tra giovani e scuola)